Roku nella bufera dei dati: Stanno segretamente sottraendo le nostre abitudini di visione?

Suonano i campanelli d'allarme per gli sfegatati delle serie e i fan degli anime! Il popolare servizio di streaming Roku sarebbe immerso fino al collo in un mega-scandalo. La Procuratrice Generale del Michigan, Dana Nessel, dal pugno di ferro, ha dichiarato guerra all'azienda e ha presentato un'azione legale di peso.
L'accusa: Roku non solo starebbe spiando segretamente i bambini, ma venderebbe anche masse di dati dai suoi utenti adulti a terze parti losche!
Software spia per bambini? Roku sotto accusa per la raccolta illegale di dati!
Nessel accusa Roku di violare leggi severe come la U.S. Children’s Online Privacy Protection Rule ("COPPA") per proteggere i nostri più giovani. L'accusa: Roku sarebbe un'app che si rivolge specificamente ai bambini ma che raccoglie sfacciatamente i loro dati – senza il permesso dei genitori! Il punto piccante: Sebbene Roku non disponga di profili utente individuali, si dice che il gigante dello streaming sappia esattamente chi sta guardando – anche i minori di 13 anni!
E la situazione peggiora: Roku sarebbe in combutta con squali dei dati come Kochava. Avrebbero la capacità di sezionare intere famiglie e tracciare il loro comportamento d'acquisto. Questo permette alle aziende pubblicitarie di mirare con estrema precisione – persino i nostri figli! Nessel è furiosa: "Un inserzionista Roku può determinare meglio quando un utente che ha visto una particolare pubblicità ha effettuato un acquisto a seguito di tale pubblicità."
Nessun profilo, nessuno scrupolo?
Nessel accusa Roku di chiudere deliberatamente un occhio sostenendo che non ci sono profili utente separati. Così, l'azienda non riuscirebbe a distinguere chi è seduto davanti alla TV. Ma è un'assurdità! Roku starebbe lavorando con veri e propri kraken dei dati come Kochava, che sezionano le famiglie e tracciano il comportamento di navigazione e acquisto di ogni individuo – fino a individuarne la posizione esatta! Questo permette agli inserzionisti di vedere esattamente chi ha comprato qualcosa dopo aver visto una particolare pubblicità.
Ogni singola violazione della legge comporta pesanti sanzioni fino a $2.500! E non è tutto: Roku avrebbe anche mentito ai suoi clienti sulla possibilità di opporsi alla raccolta dati. Ciascuno di questi casi di frode potrebbe comportare sanzioni aggiuntive di $25.000. Date le "milioni di famiglie in Michigan" che usano Roku, la richiesta di risarcimento danni potrebbe raggiungere cifre astronomiche! Nessel vuole persino spogliare Roku dei suoi profitti illegali.
Truffa con i dati dei bambini?
Roku è come un gigantesco crogiolo per servizi di streaming come Netflix, Crunchyroll, Paramount+ e molti altri. Ma qui si paga con la propria privacy? Anche il canale gratuito di Roku, supportato da pubblicità, con grandi successi anime come Naruto e blockbuster come John Wick 4, è ora sospettato di estrarre dati. Recentemente, c'è stato uno scandalo simile che ha coinvolto il creatore di Genshin Impact, HoYoverse.
Il procuratore sospetta persino un calcolo perfido dietro a tutto ciò. Roku starebbe chiudendo un occhio sulla pubblicità per i bambini perché fare soldi con gruppi target più anziani è più lucrativo. Scandaloso: Roku incassa un clamoroso 30 percento dei ricavi pubblicitari sui canali di terze parti e mantiene tutti i ricavi dalla propria pubblicità. Uno studio mostra: Centinaia di canali su Roku offrirebbero presumibilmente contenuti per bambini e venderebbero i loro dati a società pubblicitarie.
Nomi, Indirizzi, Abitudini di visione – Tutto sparito?
Ma non è tutto! Roku avrebbe anche trasmesso dati sensibili dagli utenti del Michigan a terze parti – inclusi giganti come Google e Meta. Cosa è stato estratto? URL dei video guardati, nomi, indirizzi, dati di posizione e indirizzi email! Questo potrebbe creare profili trasparenti che espongono l'identità online di ogni singolo individuo.
Si profilano pesanti multe! Ogni singola violazione del "Video Privacy Protection Act" potrebbe comportare una sanzione di $2.500. E poiché Roku avrebbe anche mentito ai suoi clienti sulle opzioni di opt-out per la raccolta dati, si profilano ulteriori sanzioni di $25.000 per caso. Date le "milioni di famiglie" in Michigan che usano Roku, potrebbe accumularsi una somma astronomica. Nessel vuole persino che Roku sborsi tutti i profitti delle macchinazioni illegali!
Roku stessa si dichiara estranea ai fatti. Ma il caso mostra ancora una volta: Attenzione alla smart TV! Chissà chi altro sta guardando e quali dati stanno fluendo via in sottofondo. Gli utenti tedeschi dovrebbero ora dare un'occhiata più da vicino per vedere se anche i loro dati sono in pericolo!
Conclusione
Che diavolo sta succedendo qui? Siamo segretamente spiati durante una piacevole serata trascorsa a guardare serie? Il caso Roku potrebbe scatenare un terremoto nel mondo dello streaming e costringerci tutti a guardare più da vicino a chi affidiamo i nostri dati.